Torino: Einaudi 1985). Alcibiade e Socrate, Bernard Williams, shame culture e guilty culture, Simposio platonico, Vergogna, Scientific Journal in the List 11 by the ANVUR (Italian Agency for Evaluation of the University System and Research), Philosophical Conversations (with Axel Honneth, Jean-Luc Nancy, Richard Rorty), ITALIAN SECTION [I.S.A.P.-Elvio Fachinelli]. Prigionieri di una forma di eteronomia appaiono in questa lettura gli Antichi, in quanto sensibili al controllo esteriore del comportamento e subordinati al timore sociale della vergogna, in una forma di civiltà basata su valori competitivi e sul riconoscimento esterno. Testo. Il discorso di Socrate Il Simposio ( letteralmente bere insieme, banchetto, convivio) uno dei pi famosi ed importanti dialoghi di Platone. 218a8-b1. : Dover (1978); Calame (1988); Foucault (1984); Vetta (1991). La fragilità del bene. Non fa più da modello l’erastes, membro di un’élite culturale appoggiata al suo codice d’onore, impegnato a trasmettere al giovane eromenos, tramite il timore della vergogna, un’immagine sociale da imitare e conservare (secondo una logica prestazionale o rappresentativa di sé). Il dialogo è ambientato a casa di Agatone, un autore di tragedie molto noto ai suoi tempi, dove Socrate è invitato a cena con gli amici. il discorso di aristofane platone versione greco simposio. L’interesse di questa rivisitazione sta a mio parere soprattutto nel fatto che Platone la presenta come uno standard educativo apprezzato in piena epoca socratica; con l’effetto di rendere stridente il confronto con l’anomalia che emerge dal racconto di Alcibiade sulla pedagogia socratica e sul modo del tutto atipico con cui il filosofo giunge a suscitare vergogna in lui. La caricatura che di Socrate farà nelle Al cuore del Simposio, Socrate, per arrivare a cogliere la natura di Eros, lascia la parola a Diotima, una sacerdotessa di Mantinea che gli insegnò "le questioni erotiche". [4] Per la più ampia prospettiva di questo criterio di analisi nello studio del pensiero morale degli Antichi, cfr. Contenuto trovato all'interno – Pagina 224nota che 68 Cfr . Apologia di Socrate , 21 C ; Eutifrone , 3 B ; Alcibiade maggiore , 103 A , 105 D ; Eutidemo , 272 E ; Simposio , 202 D - E ; Teagete , 128 D ss . Cfr . quanto si dice nel commento a questi passi . 69 Ibico , fr . Contenuto trovato all'interno – Pagina 4437 ) secondo la quale « non tutte le dottrine positive ( di Socrate ) poggiano sull'elenchos , ma alcune fanno leva anche ... Così pure nel discorso di Alcibiade nel Simposio sappiamo che il soggetto del suo racconto è il Socrate dei ... L’ipotesi di lavoro di questo studio è che Platone orchestri in questo modo un confronto a distanza tra due modi molto diversi di intendere il ruolo della vergogna nei rapporti che hanno un valore formativo per l’individuo. Testo francese a fronte. Sono appunto le risorse che mancarono a Alcibiade, non abbastanza innamorato di Socrate per seguirlo sulla sua strada difficile, chiuso in se stesso dalla paura di diventarne schiavo. Sarebbe ridicola infatti la discorso di Socrate all'inizio sembra avere il tenore che sto provando a proporre l'argomento del Simposio è domanda se Eros sia di una madre o di un padre. La vergogna appare un sentimento accessibile solo a chi è in grado di partecipare alla competizione per l’onore e la gloria. Contenuto trovato all'interno – Pagina 52E il caso di due passi all'inizio del discorso di Fedro nel Simposio. ... si trova su B e sul Vindobonensis supplementum Graecum 39 (F), che smascherano la banalizzazione dpiototg in T e W, un testo altrimenti non sospetto. E inoltre solo se chi guarda è realmente rappresentativo di un punto di vista che merita rispetto, agli occhi di chi è suscettibile di provare vergogna. (1993) Shame and Necessity. Nel suo complesso, l’esperienza narrata da Alcibiade suggerisce un’immagine ad alto rischio della «cura di sé» insegnata e praticata da Socrate, i cui effetti sono misurabili in termini di scissione interiore e di esposizione al fallimento dell’Io. Su proposta di Fedro, ognuno di essi pronunucia un discorso in lode di Eros. Selected Papers from the Tenth Symposium Platonicum, Sankt Augustin 2016, 347-353. 206b-e). Usando il termine pathos (da paschein, che indica il patire e il subire) i Greci esprimevano l’aspetto passivizzante di queste e altre emozioni[1], per il fatto che esse si impadroniscono della mente, soppiantando il controllo razionale e la scelta ponderata sul da farsi. Oxford: University of California Press (tr. Il percorso di cui abbiamo messo a fuoco alcuni passaggi sembra conservare il modello culturale della vergogna trasformandolo profondamente, e costruendo al suo interno il tracciato di un passaggio diverso, non codificabile nei termini indicati dai filosofi morali contemporanei, verso una cultura della responsabilità individuale, relativamente emancipata dallo sguardo degli altri. Apologia di Socrate. Ci appoggeremo a questo metodo e anche a particolari aspetti delle analisi di Williams e Cairns, che risultano ancora fecondi alla luce di più recenti studi sulle emozioni[19], per entrare nella problematica specifica di questo studio: la rappresentazione platonica della vergogna come emozione “formativa” nel Simposio platonico. Dodds, E.R. Sull’ampio spettro delle emozioni che nascono in situazioni competitive e conflittuali è di grande interesse la raccolta di saggi in Fussi, Fiorino (2016), che include uno studio sull’invidia di Fussi (2016). 311-366. - Discorso di Alcibiade. É piuttosto un impegno a rispondere di sé, come un artista risponde della bellezza della sua opera, a se stesso e a chi può apprezzarlo. In particolare, si differenzia dagli altri scritti per la sua struttura, che si articola non tanto in un dialogo, quanto nelle varie parti di un agone oratorio, in cui ciascuno degli interlocutori, scelti tra il fiore . In questo contesto il pudore gioca un ruolo decisivo nell’impedire una rapida consumazione dell’impulso erotico e privilegiare le componenti di riverenza e di ammirazione per la bellezza dell’altro, in cui l’amante ravvisa la parvenza di un dio. Eppure Alcibiade ne vive l’effetto come una sottomissione e un’espropriazione, un attacco subito nella sua parte più intima, da qualcuno che resta estraneo e pronto a ferire. (1986) The Fragility of Goodness. La mano, l'occhio, il segno. 218a2-7). Articolo acquistabile con 18App e Carta del Docente. Infatti mi costringe a convenire che, pur essendo molto carente (endees), continuo a trascurare me stesso (autos eti emautou amelo), eppure mi occupo degli affari degli Ateniesi. E tutto questo possiamo osservarlo anche nell’amato, che si vergogna (aischynetai) specialmente dell’amante, qualora sia visto mentre fa qualcosa di brutto. Per bocca di Alcibiade, Dioniso stesso esalta Socrate, e ci mostra in quest'uomo modesto, sobrio, ironico, la più alta incarnazione che lo spirito dionisiaco possa conoscere. Ne consegue l’obbligo teoretico e pratico a curarsi di sé per diventare migliori. Non si tratta quindi di senso di colpa, ma di vincolo perfezionista verso se stessi, acquisito attraverso lo shock della pedagogia erotica di Socrate. Aristotele avrà un bel da fare a reinventare la virtù che porta alla «bella morte»[7] nel contesto di una teoria etica votata alla felicità del soggetto morale[8]. Il Simposio è davvero un testo emblematico del Platonismo ai suoi massimi livelli. Nel . La vergogna della mancanza si consuma all’interno della coscienza, al venir meno dell’impegno perfezionista di epimeleia eautou. Glossario del Simposio di Platone. 151-158. Nussbaum, M.C. SIMPOSIO di Platone - Socrate riferisce il discorso di Diotima .. Apologia di Socrate-Simposio. Nondimeno la loro potenza consiste proprio nell’indirizzare la mente ad assumere una determinata strategia di azione, nel selezionare i moventi e nel mantenere comunque attiva una precisa intenzionalità. [1] L’aspetto passivizzante delle emozioni forti che travolgono il pensiero è in primo piano nelle rappresentazioni tragiche e oggetto di riflessione ben prima della filosofia: nella poesia, nella retorica, nella medicina. Essi occupano, secondo la più antica tradizione poetica, i punti chiave di un flusso emozionale che attraversa i pensieri di un uomo in modo continuo, benché con brusche inversioni di rotta: dal senso dell’onore all’ira per chi l’offende o lo mette in dubbio; dall’ira alla vergogna per l’incapacità di affrontare con animo impetuoso le situazioni di scontro o di confronto; dalla vergogna all’ira e all’onore ritrovato. Se dunque esistesse un espediente perché ci fosse una città o un esercito di amanti e di amati (stratòpedon eraston te kai paidikon), non sarebbe possibile un modo migliore per regolare la loro vita comune: si asterrebbero infatti da ogni cosa brutta e si sfiderebbero l’un l’altro nell’amore per gli onori (philotimoumenoi). Il Simposio di Platone, letto da E. Camponeschi per Ménéstrandise Audiolibri.Audiolibro realizzato col supporto di Aston Microphones e Hindenburg Systems. Ma nell’etica aristocratica essa era indotta dallo sguardo denigratorio degli altri, in cui si poteva leggere un giudizio di indegnità o inadeguatezza prestazionale o talvolta un rifiuto (perfino iniquo) di riconoscimento da parte di altri (come nel caso che genera l’ira di Achille verso Agamennone). La sacerdotessa, che lo ha reso esperto delle cose d’amore, gli ha rivelato la natura «demonica» del desiderio, che consente a ogni soggetto umano di diventare consapevole dello stato di «mancanza» (endeia) in cui si trova e della possibilità di attingere alle sue più profonde risorse creative per conquistare ciò di cui è privo[26]. 5, No 1, 2017. - (2013) Alcibiade e il morso di Socrate. it. I presenti, da Aristofane ad Alcibiade a Socrate, tengono a turno discorsi sulla natura di Eros e, nello sforzo di superarsi a vicenda in una sorta di gara, declinano la forma dell'encomio . 430e4-431a1). Sorry, preview is currently unavailable. Cairns si sofferma sulla rilevante connessione stabilita nel Carmide tra aidos e sophrosyne, che dà alla vergogna un ruolo attivo nei processi di formazione interiore; sottolinea l’importanza del modello platonico dell’anima tripartita, che troviamo nella Repubblica e nel Fedro, in quanto esso permette di dare una collocazione precisa alla vergogna nello thymos, corrispondente alla componente mediana e educabile dell’anima (thymoides) della Repubblica e al cavallo bianco nell’anima-carro alato del Fedro. Con un testo critico di John Burnet. La legge dell'amore secondo Palermo porta vantaggio a chi è amato . Ciò non attenua l’aspetto doloroso dell’esperienza erotica, che sempre trasmette a chi ama (e ammira la bellezza in un altro) il sentimento di uno stato di mancanza e di inadeguatezza in se stessi. Napoli: Giannini Editore. Cfr. Mentre tutti si complimentavano con lui e Aristofane cercava di dirgli qualcosa perché Socrate di sfuggita aveva fatto una allusione al suo discorso, ecco che si sentì bussare alla porta dell'atrio, e un gran vociare di gente allegra, e la voce di una suonatrice di flauto. Platone. Se dunque c’è del vero nell’idea che la società omerica incorpori una «cultura della vergogna», non sarà possibile spiegare in che senso questo è vero senza capire le implicazioni dell’esperienza della vergogna, che gli Antichi rappresentano nella forma essenziale di un’esposizione (inappropriata) allo sguardo di altri. Diotima descrive poi in dettaglio il rinnovamento continuo che investe ogni essere vivente, costringendolo a mutare per riprodurre le condizioni della sua esistenza (207d3-208b4). Da Omero ad Aristotele, Bari, Laterza 1964).
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